venerdì 12 aprile 2013

Il 'padre' di Denise Garofalo...


Tale mafioso Carlo Cosco, poche ore dopo avere sequestrato, barbaramente martoriato e torturato, quindi assassinato la compagna Lea Garofalo, 'rea' di aver collaborato con la Giustizia, dopo averne vilipeso e bruciato il suo corpo, lui e i suoi complici, averne rotto le ossa con un badile mentre bruciava affinché non ne rimanesse che cenere, ha inteso riversare tutto il suo 'sincero amore paterno' sulla loro figlia Denise, organizzando per lei e contro la sua volontà la festa per il suo 18° compleanno...
Poi, grazie all'impegno dei magistrati e delle forze dell'ordine inquirenti, tutto ha preso una brutta piega, per lui e per i suoi complici...
Anche al suo proposito di eliminare la stessa sua figlia, 'rea' di non rassegnarsi e di non darsi una ragione della 'scomparsa' della propria madre, è stato costretto a rinunciare... Si badi bene, solo a causa dell'evolversi degli eventi a lui avversi...  
http://www.tg1.rai.it/dl/tg1/2010/articoli/ContentItem-1a7e25ab-395b-44dd-855d-75d82f0522c6.html?refresh_ce
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/11/omicidio-lea-garofalo-pentito-lho-fatto-per-amore-di-denise/559048/
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Qualche anima 'compassionevole' gli faccia trovare una corda... Con l'auspicio che costui abbia il coraggio di farne l'uso più appropriato... Lo Stato faccia il resto, con minimale dispendio di tempo e risorse...
Non c'è spazio, tempo, risorse per degli esseri umani di una tal specie...
La Caina li aspetta...
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P.S.
> I capi cosca devono avercela 'a morte' con lui, non tanto per quello che ha fatto né per quello che meditava ancora di fare, ma per essersi fatto scoprire...
> C'è qualche politico iper-garantista, magari con maturata esperienza borderline, che ritiene di dover spezzare una lancia in favore di questi inqualificabili esseri, infima espressione dell'universo mafioso?

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