giovedì 30 maggio 2013
La riconferma del giorno: il PD ('Partito Democratico') è un partito-impresa...
Un'impresa molto particolare, visto che opera, nemmeno in regime di monopolio, ma in un regime molto più esclusivo e molto più vantaggioso...
Un'impresa che, sotto la voce 'Ricavi' del suo Conto Economico, mette i soldi pubblici che riceve dallo Stato a fondo perso (i rimborsi elettorali)...
Quando qualcosa si inceppa o viene meno, anche in minima parte, quest'impresa, evidentemente tale a tutti gli effetti giuridici (per l'aspetto dei vantaggi, s'intende), può mettere i suoi dipendenti in cassa integrazione (sempre a carico dello Stato, quindi a carico di tutti i cittadini)...
Idem, in qualche caso fors'anche peggio, per tutti gli altri partiti 'tradizionali'...
Partiti nella forma esteriore, 'imprese' nella sostanza... Imprese tutelate giuridicamente, ma senza tutti gli obblighi i e gravami delle imprese normali... A partire dall'obbligo di tenuta dei documenti contabili (bilanci in primis)...
Per queste ed altre ragioni, definirli 'imprese' rappresenta un'affronto gravissimo nei confronti delle vere imprese, quelle che operano sul libero mercato e che, ultimamente, chiudono e falliscono ad un ritmo impressionante...
Ma la riconferma di fondo di oggi è ben altra: con la crisi in atto e con questo genere di 'partiti', la sorte del Paese può essere solo ed esclusivamente quella di sprofondare...
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