lunedì 20 maggio 2013
Spazzatura & miasmi a spasso per il Paese...
Convogli di bilici anonimi con cassone alto, coperto ma non a tenuta del lezzo che emana il marciume che trasportano, viaggiano giornalmente sulle autostrade e strade d'Italia, prevalentemente da talune grandi città del Centro-Sud diretti verso le discariche del Nord.
Non è difficile incocciarli, specie sulle autostrade. Facilmente individuabili, via olfatto, grazie (si fa per dire) alla scia di miasmi che rilasciano lungo il percorso, soprattutto nei periodi caldi, allorquando, nei rifiuti organici trasportati, si innesca più facilmente il processo di fermentazione.
Non se ne esce finché non si è superato l'intero convoglio...
Un traffico 'commerciale' da Paesi ricchi, Paesi che se lo possono permettere, qualcuno dirà...
Come, da Paesi 'ricchi e civili', sono le decine di migliaia di netturbini in tutta Italia, pagati dai cittadini con i soldi della TARSU, per tenere pulite le strade e le piazze dalle cartacce e dalle cicche buttate da quella nutrita 'élite' di popolazione che si ispira ai più nobili concetti di educazione civica impartiti dall'alto... Ma questa è un'altra faccenda, anche se 'parente' molto stretta...
In effetti, alla fine di ogni 'business' del genere 'anomalo' come questi, qualcuno chiamato a pagare c'è sempre... Chissà chi... (*).
Primati tutti italiani anche questi...
Discariche del Sud al collasso. Quelle del Nord messe non certo meglio...
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Un esempio per tutti, la discarica al servizio della città di Genova e di mezza Liguria: milioni e milioni di metri cubi di rifiuti solidi urbani e di inerti accumulati nei decenni sul Monte Scarpino, un monte a ridosso di Genova, a 650 metri di quota sul livello del mare...
http://www.amiu.genova.it/contents.php?content_id=88
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Nella foto a fianco: una parte dei tornanti di Scarpino, ripresi dall'alto, sicuramente in un giorno festivo...
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Centinaia di compattatori e camion cassonati (bilici compresi) percorrono ogni giorno una strada a forte pendenza che porta dal livello del mare (o poco più) fino ai 650 metri di quota, in un susseguirsi di tornanti, visto che il percorso si sviluppa nel raggio di due kilometri appena in linea d'aria. Semplicemente pazzesco...
Quando il versante che regge la discarica dovesse cedere sotto la crescente pressione di quell'enorme accumulo artificiale di rifiuti e inerti, la delegazione di Sestri Ponente, un pezzo di città, ne verrebbe sepolta...
Nelle due foto qui a fianco il sito della discarica con Sestri Ponente e il mare sullo sfondo
Ovviamente contestazioni infinite (e totalmente motivate) da parte dei cittadini residenti, specie lungo la parte iniziale del percorso, ove questo coincide con le tortuose e strette strade nel densamente abitato quartiere di Borzoli. Ma questo è ancora un altro aspetto, che fa pur sempre parte dell'intero problema, qui appena sfiorato...
E' questo un molto parziale e molto sintetico spaccato della gestione e del traffico dei rifiuti solidi urbani nel Bel Paese...
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(*) Come per i rifiuti speciali, che viaggiano prevalentemente in senso inverso, in maniera molto più anonima e occulta, dando sicuramente meno nell'occhio (e nel naso) ma dagli effetti ancor più devastanti per la gente e l'ambiente... Ma trattare questo argomento non è materia da uomo della strada, sia pure attento osservatore, dalla visuale pur sempre troppo limitata...
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